Giocare alla pace

 

Vedo qui in prima fila dei bambini di prima elementare e quindi parlo innanzi tutto a loro sperando di farmi capire. forse qualcuno di voi ha giocato o giocherà alla guerra o a guardie e ladri: è molto semplice, ci sono i nemici e noi, uno spara da una parte uno dall’altra. Non ho mai visto nessuno giocare alla pace, ma se qualcuno ci provasse si gioca in modo molto diverso: bisogna stare seduti molte persone intorno ad un tavolo e bisogna parlare. Forse come gioco è più complicato però voi avete un vantaggio: la scuola vi aiuta a trovare le parole ed i pensieri che si dicono intorno ad un tavolo di pace. La scuola è l’unico posto dove si cercano parole nuove e pensieri diversi e per questo gli insegnanti e gli educatori devono essere, per mestiere, a favore della pace, cioè a favore del pensare e del parlare. Voi qui state rappresentando con i colori che rivestono i vostri corpi la bandiera della pace: è una bandiera di tutti i colori invece la bandiera della guerra ha un solo colore: nero come la morte. Voi sapete che c’è la guerra, che ci sono bambini che sentono gli scoppi delle bombe, che hanno paura. Queste bombe sono lontano da noi ma la paura è vicina, molti bambini fanno brutti sogni, dormono male. Oggi siamo qui tutti assieme perché dobbiamo aiutare tutti i bambini a non avere paura, vogliamo parlare della pace per dire a tutti che il primo modo di creare la pace è aiutare i bambini a non avere paura, a sentire che tutti noi siamo uniti.

Questa poesia, scritta da un ragazzo che vive in una città assediata, è stata letta da una donna ucraina e declamata in italiano durante la giornata per la pace promossa da alcune scuole del sesto municipio.

Parole e pensieri hanno potere

Guarda cosa mi hai preso. Che cosa hai fatto?
Hai distrutto in me città, in me ponti,
hai ucciso le persone in me. E io sto.
E creo sogni ancora più difficili.
E ho un'idea molto chiara di come tutto sia guarito sulla mia terra.
Come le anime native abbracciano la felicità,
Li sento ridere,
come dimenticano tutto ciò che li confondeva. Vedo bambini che corrono nel parco,
E non era una sirena che suonava, ma una campana di scuola.
I bambini si sono seduti tutti alla scrivania e in loro è
iniziata una lezione d'arte.

Vedo una madre che abbraccia suo figlio Vedo il fuoco già spento nelle città...
Sento come scompare il dolore, la sofferenza, lacrime e nasce la forza.
Sento che la paura scompare.
Vedo persone che tornano da terre straniere,
Sulla terra, che tanto hanno amato fin dall'infanzia. Sento aerei che volano nel cielo,
Non li temono, perché volano in pace sulla terra, una terra dove risplendono la pace, la bontà, la comprensione reciproca e l'unità.

Non ho abbastanza ore per descrivere tutto ciò in cui credo. Soprattutto il giorno.

Abbiamo vissuto bene. Vivremo ancora meglio. Credo sinceramente che lo vedrò.
E anche se mi resta solo un giorno.
Sappi che c'è un'intera vita davanti a persone come me.

 

Intervento di Cesare Moreno all'evento-manifestazione per la pace 11/4/2022

 

Torna al diario

Sostieni Maestri di Strada

Compila i campi richiesti e fai la tua donazione. Poco o tanto non importa, il tuo supporto renderà possibile il sereno svolgimento delle nostre attività formative per ragazzi a rischio dispersione.

Riservato alle donazioni aziendali

Modalità di pagamento

Dona tramite PayPal senza commissioni. Al termine della procedura sarai indirizzato alla pagina di pagamento PayPal.

Puoi effettuare il bonifico entro 3 giorni dall’intenzione di donazione espressa in questa pagina.
I dati per effettuare il bonifico sono: Intestatario: Ass. Maestri di Strada BANCA INTESA SANPAOLO
IBAN: IT20 R030 6909 6061 0000 0075 313
BIC: BCITITMM (Donazioni dall'Estero)

Il tuo messaggio