«Riccardo Dalisi a 91 anni se ne è andato. L’ho incontrato troppo tardi. È stato “Maestro di Strada” molto prima che nascesse l’associazione che presiedo, e forse proprio per questo non ci siamo incontrati: eravamo entrambi per strada lui ad occidente della città e poi nelle “periferie centrali” – Sanità e Rua Catalana -, noi maestri di strada confinati ad oriente. Così è questa città: difficile incontrarsi ma poi sembra di conoscersi da sempre. Riccardo l’ho incontrato la prima volta nel 2012 a Genova durante una sua mostra al museo Luzzatti con il quale collaboravo. Restai molto colpito dalle sue caffettiere e dalle opere in rame. Sei anni dopo dopo lo andammo a trovare nel suo studio-cantiere-deposito e ci regalò il disegno l’Arciere delle stelle che diventò il logo del congresso mondiale delle trasformazioni educative, e un simbolo che riassumeva le tre parole chiave - cura bellezza e sogno - di quell’incontro. Parole chiave che si addicono anche a Riccardo, per la cura che ha dedicato ai ragazzi poveri della città, per la bellezza che ha regalato a tutti noi, per aver trasferito l’aura del sogno agli oggetti più umili e strani. Uno spirito libero che poteva con il suo sguardo artistico liberare oggetti e persone da un’esistenza marginale.
Incontrare Riccardo in tarda età significava incontrare un ragazzo carico di anni, con lo sguardo brillante e malizioso del ragazzino che si prepara a burlarti. Ora che non c’è più quegli occhi mancheranno a una città intera».
Cesare Moreno