Martedì 3 Maggio abbiamo incontrato i ragazzi del Liceo delle Scienze Umane Genovesi a Piazza del Gesù. Motivo di questo incontro è stato quello innanzitutto di farci conoscere e di spiegare alla classe la nuova opportunità che gli si è presentata: quella di creare, insieme a Maestri di Strada, in un percorso di alternanza Scuola-lavoro, inserendoli nel “nostro mondo” ed offrendogli un assaggio di quello che potrebbe essere il loro futuro, così da arrivare alla maturità con un bagaglio culturale in cui le conoscenze teoriche sono arricchite e rese vive dal confronto con le pratiche professionali.
L'alternanza scuola-lavoro è un programma sperimentale per lo svolgimento di periodi di formazione in azienda per gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori; consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro.
Il primo incontro è stato di conoscenza reciproca: abbiamo spiegato come funziona la nostra associazione da un punto di vista burocratico, presentando l’organigramma ed il bilancio, il che non ha suscitato un gran interesse, ma ha comunque fatto scattare qualche scintilla nei ragazzi a proposito del futuro. C’è stata una di loro, che dopo aver sentito come va avanti un’associazione ONLUS grazie all’aiuto dei cittadini e delle Fondazioni con fini sociali e che ogni anno ha un bilancio diverso, si è chiesta come si fa ad stipulare un contratto a tempo indeterminato se non si sa cosa potrebbe accadere l’anno dopo. Qualcun altro invece ci ha detto sinceramente di essere poco interessato all’aspetto economico, ed ecco allora che passiamo alla parte più pratica, al lavoro che svolgiamo ed ai suoi principi fondanti come la cittadinanza attiva.
Parliamo dei nostri laboratori, delle lezioni all’aperto, delle emozioni espresse con l’arte, dei docenti che “studiano” per capire meglio gli alunni e di come non si è mai da soli, ma c’è sempre qualcuno che ti affianca, che ti aiuta a crescere ed a riflettere sugli errori.