Il cinque per mille ai Maestri di Strada è leggero: non ti mostriamo fotografie di affamati, non ti indichiamo disastri planetari, vogliamo solo aiutarti a sognare i giovani come oggi non sono, e vogliamo renderti partecipe di questo sogno.
Il cinque per mille ai Maestri di Strada è leggero: non ti mostriamo fotografie di affamati, non ti indichiamo disastri planetari, vogliamo solo aiutarti a sognare i giovani come oggi non sono, e vogliamo renderti partecipe di questo sogno e della gioia che vediamo nei giovani quando non vengono afflitti da discorsi cupi e prospettive nere. Sembra che chiediamo aiuto, in realtà ne offriamo: scrivi 04460671219 nello spazio 5 per mille della tua dichiarazione dei redditi. Invita i tuoi amici a fare altrettanto.
Maestri di Strada da circa venti anni realizza nella periferia di Napoli progetti per sostenere la buona crescita dei giovani. Perché c’è bisogno di progetti? Non bastano le istituzioni? La famiglia, la scuola, i luoghi di formazione professionale, i luoghi che educano alla socialità sono in difficoltà, non riescono a stabilire un rapporto autentico con i giovani, non riescono a proporre modelli di crescita credibili. I giovani di ogni età hanno molti motivi per essere preoccupati e per temere il mondo piuttosto che desiderare di entrarvi: almeno dal secolo scorso il mondo offre un pessimo spettacolo di sé e i rapporti intergenerazionali sono in crisi, rendendo particolarmente difficile il lavoro di genitori, docenti, educatori. Non si può educare né istruire senza avere la fiducia e la partecipazione dei giovani. Questa è la formula banale e difficile con cui i Maestri di Strada trovano le chiavi d’accesso al cuore dei giovani. Attivando risorse emotive e sociali, si rinnovano dispositivi didattici antichi e collaudati: la didattica nei laboratori; l’apprendimento cooperativo; una pedagogia accogliente a misura di ciascuno, costruita strada facendo insieme agli allievi. Non facciamo nulla di rivoluzionario se non andare all’essenza del rapporto tra le generazioni e per farlo apprendiamo continuamente dall’esperienza attraverso gruppi di riflessione, in cui realizziamo la connessione tra conoscenza delle discipline e conoscenza di sé. Questo ci mette in grado di rinnovare le energie e le competenze necessarie ad affrontare la complessità dell’educazione metropolitana. La nostra è una pedagogia resistente perché temprata dalle difficoltà. I Maestri di Strada studiano, studiano e fanno ricerca: sulla sofferenza dei docenti e la difficoltà di lavorare al meglio in una organizzazione che sembra richiedere più prestazioni formali che non sostanziali; sulla paura che si prova nei luoghi di violenza cronica e sui modi di fronteggiarla; sulle possibilità di costruire speranza nei contesti più difficili. Infine i Maestri di strada formano nuove generazioni di operatori: in ogni attività siamo affiancati da tirocinanti universitari ed ora anche dei licei umanistici: lo sguardo giovane ringiovanisce il mondo e costringe i più vecchi a rinnovare il linguaggio e a ritrovare le ragioni e il senso del proprio impegno. La parte più importante e più faticosa del nostro lavoro per i giovani allievi delle scuole viene realizzata a monte: bisogna formarsi e ri-formarsi, studiare situazioni in continua evoluzione, progettare e riprogettare, comunicare, tenere pubbliche relazioni, curare le istituzioni, occuparsi dei tirocinanti, gestire il bilancio, i rapporti di lavoro, la logistica, i materiali, cercare soldi. Tutto questo lavoro non è conosciuto dai finanziatori che ci chiedono conto dei risultati dei nostri giovani interlocutori (destinatari), e noi, nonostante un bilancio considerevole, siamo in affanno per far fronte a tante necessità. Oggi facciamo fronte con il lavoro volontario di alcuni di noi, ma la cosa non può durare a lungo e non possiamo chiedere a giovani che non hanno redditi di lavorare gratis. Per questo vi chiediamo di contribuire come potete a sostenere il lavoro dei Maestri di Strada, aiutandoci a non disperdere quel patrimonio umano e professionale e quella struttura che rende possibile il lavoro educativo con diverse centinaia di giovani all’anno. Vi presentiamo quindi il nostro bilancio e i numeri delle risorse umane impiegate perché possiate rendervi conto della complessità e del valore di quello che stiamo facendo.